Scultore, pittore e incisore tedesco. Sua prima
opera conosciuta è il monumentale altare ligneo della chiesa di Santa
Maria a Cracovia (1477-89), con scene della vita della Madonna e della passione
di Cristo, capolavoro del tardo Gotico. Nella stessa città,
S.
eseguì il monumento funebre marmoreo di Casimiro Iagellone (1492), di
singolare espressività. Al periodo polacco appartengono anche il rilievo
Cristo sul monte degli Ulivi, un crocifisso e due monumenti funebri,
nonché dieci incisioni, le uniche giunte sino a noi. Rientrato a
Norimberga (1496), lavorò ai tre grandi rilievi in arenaria (
Ultima
cena,
Cristo sul monte degli Ulivi,
Il bacio di Giuda) e alle
due statue lignee (
Christus patiens e
Mater dolorosa) per il coro
di San Sebaldo. Dei primi anni del Cinquecento è il San Rocco (Firenze,
chiesa dell'Annunziata) che Vasari definì "miracolo di
legno". Durante il soggiorno a Münnerstadt (1503-05),
S.
dipinse gli sportelli dell'altare della parrocchiale con scene della vita di san
Kilian. Dal suo ritorno a Norimberga (1496) il linguaggio plastico dell'artista
acquistò in severità e forza espressiva (il
San Andrea per
il coro di San Sebaldo, i
crocifissi di San Lorenzo e
di San
Sebaldo). All'ultimo periodo appartengono il gruppo di
Tobiolo e
l'Arcangelo Raffaele (1516), commissionato dal fiorentino R. Torrigiani,
l'
Annunciazione (1517-18), nel coro di San Lorenzo a Norimberga e,
infine, il grande altare intagliato (1520-23), oggi nel duomo di Bamberga
(Norimberga 1445 circa - 1533).